E come ogni anno, ci siamo: il Festival di Sanremo 2026 sta per accendere le luci dell’Ariston e, insieme alle canzoni, torna anche quell’altra tradizione tutta italiana che sa unire e dividere con la stessa naturalezza: il calcio. Dal 24 al 28 febbraio, con Carlo Conti di nuovo al timone, il palco sarà popolato da artisti diversissimi tra loro, per età, stile, pubblico e linguaggio musicale. Eppure basta una domanda, apparentemente leggera, per far scattare il “derby” anche fuori dal rettangolo di gioco: Che squadre tifano i cantanti di Sanremo?
La curiosità non nasce solo dal gossip. La fede calcistica, in Italia, è un modo di raccontarsi: dice qualcosa delle origini, delle abitudini di famiglia, del quartiere, degli amici, persino del modo in cui uno vive la competizione. C’è chi tifa con orgoglio e lo ribadisce a ogni intervista, chi segue distrattamente, chi preferisce non esporsi e chi, semplicemente, non è tifoso. Sanremo è lo specchio perfetto: un evento popolare dove la musica è al centro, ma attorno ruotano identità, passioni e piccoli rituali collettivi.
In questo articolo entriamo nel “tifo dietro le quinte”: non per trasformare il Festival in un campionato, ma per leggere la settimana sanremese anche come una radiografia del Paese. Perché quando un artista sale sul palco, si porta dietro un mondo: e in quel mondo, spesso, c’è una sciarpa piegata nell’armadio o un messaggio nel gruppo WhatsApp della curva.
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo 2026: panoramica generale e perché se ne parla così tanto
Se ogni febbraio l’Italia si divide tra chi commenta gli outfit e chi analizza i testi, c’è anche una terza categoria: chi, appena esce la lista dei Big, inizia la caccia alle tifoserie. Non è solo un gioco. Il calcio in Italia funziona come linguaggio comune: anche chi non segue la Serie A sa riconoscere i simboli, i cori, le rivalità storiche. Per questo la domanda “chi tifi?” taglia corto e crea subito connessione, oppure battibecco.
Sanremo 2026, con un cast ampio e trasversale, mette insieme tifosi “caldi” e non tifosi dichiarati. Il dato interessante è che il gruppo dei supporter non si concentra in una sola città: c’è una distribuzione che tocca Nord, Centro e Sud, con una presenza molto forte del Napoli tra gli artisti che hanno espresso una fede calcistica. E poi c’è il blocco “milanista”, sempre numeroso nel mondo dello spettacolo, insieme a romanisti, juventini e qualche eccezione più “solitaria”. Questo mix rende le conversazioni sui social esplosive: basta un nome in gara e partono meme, battute e sfottò come durante un post-partita.
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo: il tifo come identità pubblica (e social)
Oggi la tifoseria non è più solo domenica allo stadio o partita in TV: è anche story, tweet, foto d’archivio, interviste ripescate. Un cantante può essere ricordato per una canzone, ma anche per un’esultanza, una sciarpa in camerino, una frase detta in radio. E quando arriva Sanremo, quella “biografia parallela” torna utile: i fan la usano per sentirsi più vicini all’artista, gli haters per punzecchiare, i media per creare contenuti rapidi e condivisibili.
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo: quando il calcio diventa racconto pop
La verità è che Sanremo e calcio hanno la stessa benzina: passione, ritualità, appartenenza. Il Festival non è solo musica; è tifo per una canzone, per un artista, per un’idea di spettacolo. Il linguaggio è simile: “favorito”, “outsider”, “rimonta”, “sorpresa”. E allora chiedere la squadra del cuore ai Big diventa un modo di fare storytelling, di trasformare il cast in una “lega” emotiva dove ognuno si riconosce in qualcuno.
I cantanti in gara a Sanremo 2026: i 30 Big che saliranno sull’Ariston
Prima di assegnare sciarpe e colori, ecco l’elenco completo degli artisti in gara. È un gruppo eterogeneo: nomi storici, ritorni attesi, debutti e collaborazioni curiose. La varietà è la vera forza del Festival: fa discutere, crea ponti tra generazioni e mantiene viva la sensazione che “può succedere di tutto”.
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Tommaso Paradiso
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Chiello
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Serena Brancale
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Fulminacci
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Ditonellapiaga
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Fedez & Marco Masini
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Leo Gassmann
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Sayf
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Arisa
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Tredici Pietro
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Sal Da Vinci
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Samurai Jay
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Malika Ayane
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Luchè
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Raf
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Bambole di Pezza
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Ermal Meta
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Nayt
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Elettra Lamborghini
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Michele Bravi
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J-Ax
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Enrico Nigiotti
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Maria Antonietta & Colombre
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Francesco Renga
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Mara Sattei
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LDA & Aka7even
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Dargen D’Amico
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Levante
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Eddie Brock
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Patty Pravo
Questo cast, già di per sé, è un “derby” di stili: pop, urban, cantautorato, rock, rap, voci classiche e contaminazioni. E proprio perché la miscela è così varia, anche il rapporto col calcio cambia: alcuni vivono lo sport come passione totale, altri come rumore di fondo, altri ancora come territorio distante.
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo 2026: la lista completa delle tifoserie dichiarate (e dei non tifosi)
Arriviamo alla parte pratica: chi tifa cosa? Qui è importante una nota onesta: non tutti gli artisti hanno dichiarazioni pubbliche chiare o recenti, e qualcuno preferisce non esporsi. Quindi troverai anche “non è tifoso” o “non si conosce la fede calcistica” quando non c’è una posizione netta.
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Tommaso Paradiso — Lazio
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Chiello — Non è tifoso
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Serena Brancale — Napoli
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Fulminacci — Non è tifoso
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Ditonellapiaga — Non è tifosa
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Fedez & Marco Masini — Fedez: Milan / Marco Masini: Fiorentina
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Leo Gassmann — Roma
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Sayf — Non è tifoso
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Arisa — Napoli
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Tredici Pietro — Bologna
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Sal Da Vinci — Napoli
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Samurai Jay — Napoli
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Malika Ayane — Milan
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Luchè — Napoli
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Raf — Fiorentina
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Bambole di Pezza — Non sono tifose
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Ermal Meta — Napoli
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Nayt — Non è tifoso
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Elettra Lamborghini — Milan
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Michele Bravi — Non è tifoso
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J-Ax — Juventus
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Enrico Nigiotti — Milan
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Maria Antonietta & Colombre — Non sono tifosi
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Francesco Renga — Milan
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Mara Sattei — Roma
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LDA & Aka7even — Napoli
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Dargen D’Amico — Inter
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Levante — Juventus
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Eddie Brock — Roma
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Patty Pravo — Juventus
Il colpo d’occhio è immediato: Napoli è la squadra più rappresentata tra i tifosi dichiarati. Subito dietro troviamo un blocco consistente di Milan, poi Roma, Juventus, Fiorentina e alcune singole presenze che danno colore alla mappa (come Bologna, Lazio e Inter).
Napoli, Milan e Roma: le tifoserie che dominano il “Santacalcio” sanremese
Perché il Napoli pesa così tanto? Perché la città è un universo culturale molto presente nella musica contemporanea e nella narrazione pop italiana. Inoltre, negli ultimi anni, l’onda emotiva del club — tra identità cittadina, appartenenza e orgoglio — si è riflessa fortissimo anche nello spettacolo. Il Milan resta un grande classico: brand globale, storia enorme, e tanti tifosi celebri. La Roma, invece, è spesso legata a un senso di romanità “artistica”: un tifo vissuto come racconto, come appartenenza emotiva prima che sportiva.
I “non tifosi”: quando la musica sceglie di restare neutrale
Il gruppo dei non tifosi non è affatto secondario. E non significa “non mi interessa nulla”: spesso vuol dire “non seguo con costanza”, “non voglio schierarmi”, oppure “mi piace lo sport ma non ho una squadra”. In un evento come Sanremo, dove ogni dettaglio può diventare etichetta, restare neutri è anche una forma di libertà narrativa. In un certo senso, è come dire: “fatemi giudicare per il pezzo”.
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo e cosa c’entrano le quote: favoriti, outsider e pronostici
Il bello di questa curiosità è che si intreccia con un’altra dinamica sanremese: i pronostici. Ogni anno, appena esce il cast, partono i totovincitore e le prime quote. E qui succede una cosa curiosa: molti tifosi cercano coincidenze tra “squadra del cuore” e “probabilità di vincere”, come se portare un certo colore addosso potesse spostare l’equilibrio della gara. Ovviamente non funziona così, ma il gioco è irresistibile.
Secondo le prime indicazioni di quote circolate, i nomi più caldi in avvio sono Fedez & Marco Masini e Tommaso Paradiso, con un gruppetto subito dietro che comprende Arisa e Luchè, e altri artisti considerati credibili per podio o vittoria. Il punto non è indovinare il vincitore mesi prima, ma capire come nasce il racconto: un artista viene percepito “forte” per popolarità, curriculum, curiosità della collaborazione, capacità di reggere la pressione live e potenziale del brano (che però, fino all’ascolto ufficiale, resta il grande mistero).
I favoriti “da spogliatoio”: perché alcuni nomi partono davanti
In un Festival, come in un campionato, conta l’esperienza: chi ha già calcato quel palco sa gestire meglio attenzione e critica. Conta anche il “fattore narrativa”: debutto molto atteso, ritorno dopo anni, duo particolare, oppure artista che ha qualcosa da dimostrare. È qui che il pubblico si appassiona: non segue solo la canzone, segue la storia che quella canzone si porta dietro.
Outsider e sorprese: Sanremo ama le rimonte (e il calcio lo sa)
La parola chiave è “sorpresa”. Sanremo è pieno di edizioni dove i favoriti non hanno vinto e un outsider ha ribaltato tutto grazie alla performance, al passaparola, a un testo che cresce ascolto dopo ascolto. Vale la stessa logica del calcio: non basta partire in testa; bisogna reggere la distanza, gestire la pressione, non “tiltare” alla prima critica. Per questo, anche chi parte più indietro può diventare protagonista. E, spesso, è proprio da lì che nasce il Festival più memorabile.
Come seguire Sanremo e divertirsi con i pronostici (con giudizio): una dritta per le scommesse online
Se oltre alla curiosità calcistica ti piace anche il lato “pronostico” del Festival, puoi dare un’occhiata alla sezione dedicata:
Che squadre tifano i cantanti di Sanremo, una pagina utile per esplorare il mondo delle scommesse sportive e dei pronostici, con un’impostazione pensata per chi vuole informarsi e scegliere i mercati giusti.
Qui la regola d’oro resta sempre la stessa: divertirsi senza esagerare. Il pronostico può essere un modo per vivere con più adrenalina la settimana sanremese, ma deve restare un gioco, non un’ossessione. Impostati un budget, non inseguire le perdite e ricordati che, come nel calcio e come a Sanremo, l’imprevisto è parte dello spettacolo.
Conclusione: tra note e cori, Sanremo resta (anche) una questione di appartenenza
Alla fine, la domanda sulle tifoserie funziona perché sposta Sanremo dal palco alla vita reale. Ti fa vedere i cantanti non solo come performer, ma come persone con passioni, routine e idoli. E in un Paese in cui il calcio è un dialetto nazionale, scoprire la squadra del cuore di un artista è un modo rapido per sentirlo più vicino… o per prenderlo bonariamente in giro.
Nella settimana dell’Ariston, il pubblico tifa canzoni come tifa squadre: con emotività, con esagerazione, con ironia. E forse è proprio questo il segreto del Festival: non è solo musica, è un rito collettivo. Un po’ concerto, un po’ bar sport, un po’ salotto di casa. E sì: anche un pizzico di derby.
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