Qualifiche Abu Dhabi 2025: cosa dicono davvero le Prove Libere 3
Le qualifiche Abu Dhabi 2025 arrivano dopo delle Libere 3 super compatte: distacchi minuscoli e un equilibrio che rende il giro secco una lotteria “di precisione”. A Yas Marina non basta essere veloci: bisogna esserlo nel giro perfetto, perché qui una correzione, un bloccaggio o un centimetro sul cordolo valgono decimi interi.
FP3: classifica e distacchi chiave
Dalla schermata delle Prove Libere 3 emergono i riferimenti più importanti:
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Russell (Mercedes) 1:23.334
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Norris (McLaren) +0.004
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Verstappen (Red Bull) +0.124
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Alonso (Aston Martin) +0.251
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Piastri (McLaren) +0.259
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poi Ocon, Bearman, Leclerc, Antonelli, Albon
Il dato “pesante” è semplice: Norris è a 4 millesimi dalla vetta. In chiave qualifica, significa che McLaren è già nella finestra giusta per giocarsi la pole.
Probabilità di pole position: stima basata sulle FP3
Usando FP3 come indicatore (senza trattarla come certezza), una stima realistica per la pole nelle qualifiche Abu Dhabi 2025 può essere:
Favoriti pole
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Lando Norris – 33%
Secondo a +0.004: è praticamente in parità con il migliore e sembra a suo agio nel giro pulito. -
George Russell – 28%
Primo in FP3: Mercedes è centrata sul giro secco, ma deve ripetere il colpo in Q3. -
Max Verstappen – 20%
Terzo a +0.124: è vicino, ma non “incollato”. Se trova lo step tra Q1 e Q3 diventa minaccia totale. -
Oscar Piastri – 12%
Quinto a +0.259: meno centrato del compagno, ma McLaren davanti indica potenziale di salto. -
Outsider (Alonso/Leclerc/altro) – 7% complessivo
Serve un Q3 sporco (bandiere gialle/traffico/temperature) o un giro perfetto fuori scala.
Mondiale: quanto contano le qualifiche Abu Dhabi 2025 con la classifica attuale
Dalla tua schermata:
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Norris 408 punti
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Verstappen 396 punti
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Piastri 392 punti
Questo significa:
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Norris è +12 su Verstappen
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Norris è +16 su Piastri
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Verstappen è +4 su Piastri
Perché il sabato può “indirizzare” il titolo
Con distacchi così stretti, la qualifica è una leva enorme perché:
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a Yas Marina partire davanti ti permette di controllare ritmo, pit-stop e aria pulita
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chi è dietro è più esposto a traffico, undercut e rischi al via
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tra Norris e Max, 12 punti possono essere ribaltati se uno dei due sbaglia il sabato e finisce “impantanato” domenica
Scenario Norris: cosa gli serve davvero
Norris è leader e quindi può giocare di controllo:
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se fa prima fila, si mette nella posizione ideale per “marcare” Verstappen
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se prende la pole, aumenta drasticamente la probabilità di gestire la gara senza dover forzare sorpassi rischiosi
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se finisce dietro (P5 o peggio), il suo vantaggio di 12 punti diventa fragile perché Max potrebbe convertirlo in risultato pieno con strategia aggressiva
Scenario Verstappen: la strategia d’attacco
Verstappen deve ragionare da inseguitore:
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ha bisogno di stare davanti a Norris già al sabato o almeno al via
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se Norris è davanti, Max deve “inventarsi” la gara: pit perfetti, overcut/undercut e pressione costante
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la qualifica per lui è fondamentale perché riduce la necessità di rischiare nei sorpassi
Scenario Piastri: l’outsider più vicino
Piastri è a -16 da Norris e a -4 da Verstappen: è ancora nel gioco, ma con una condizione chiara:
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deve qualificarsi davanti almeno a uno dei due (idealmente davanti a entrambi)
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se parte dietro, diventa troppo dipendente da caos, safety car o errori altrui
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McLaren ha un vantaggio “di squadra”: con Norris così alto in FP3, Piastri può beneficiare di un assetto base già competitivo
Aggiornamento Qualifiche Abu Dhabi 2025: cosa cambia dopo il Q3
Le qualifiche Abu Dhabi 2025 ribaltano completamente il quadro visto nelle libere: in Q3 la pole va a Max Verstappen con 1:22.207, davanti a Lando Norris (+0.201) e Oscar Piastri (+0.230). La McLaren piazza quindi entrambe le auto in seconda e terza posizione, ma è proprio questo il punto: la lotta a tre per il Mondiale entra nella fase più feroce, perché la prima casella in griglia è nelle mani del rivale più diretto.
Griglia top 10: i numeri che contano
Dalla schermata del Q3:
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1) Verstappen 1:22.207
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2) Norris +0.201
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3) Piastri +0.230
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4) Leclerc +0.587
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5) Russell +0.661
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6) Alonso +0.695
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7) Bortoleto +0.697
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8) Ocon +0.706
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9) Hadjar +0.865
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10) Tsunoda 1:23.083
La scia di Tsunoda: dettaglio decisivo in ottica pole
Un elemento chiave da aggiungere al racconto è la scia: Max ha sfruttato un traino dal compagno di squadra Tsunoda, che gli ha garantito un vantaggio aerodinamico prezioso nel giro decisivo. In un Q3 così tirato, un aiuto di questo tipo può valere millesimi o anche un paio di decimi se incastrato nel punto giusto della pista e con gomme nella finestra ideale. È un segnale strategico chiarissimo: Red Bull ha giocato la qualifica con logica “da finale” e ha massimizzato ogni dettaglio per mettere Verstappen davanti alle due McLaren.
Mondiale: perché la McLaren ora deve gestire una partita complicata
Con la classifica che avevamo (Norris 408, Verstappen 396, Piastri 392), questa griglia pesa tantissimo. Norris resta leader, ma partire secondo con Max davanti significa che la McLaren deve costruire una domenica perfetta: partenza pulita, strategia senza errori e soprattutto evitare che Verstappen metta la gara in controllo dall’aria pulita.
Lotta a tre: Norris e Piastri insieme, ma con un rischio
Avere Norris e Piastri in P2 e P3 può essere un vantaggio tattico (possibilità di pressione su Max e flessibilità sulle strategie), ma porta anche un rischio: se al via non si coordina tutto, basta un nulla per perdere la posizione su Max o, peggio, intralciarsi. In una finale mondiale, la McLaren deve essere chirurgica: attaccare senza farsi male.
Colpo di scena: Hamilton fuori in Q1 (quarta volta)
L’altra notizia pesantissima è l’eliminazione a sorpresa di Hamilton già in Q1, e per la quarta volta: un dato che fa rumore perché cambia lo scenario della gara di chi gli sta intorno e crea un effetto domino (meno “traffico nobile” davanti, più spazio per strategie alternative). È uno di quegli eventi che in un weekend decisivo spostano attenzione e narrative, ma soprattutto cambiano i calcoli: chi parte più avanti respira, chi parte dietro deve inventarsi la rimonta.
Cosa aspettarsi in gara dopo questo Q3
Con Max in pole e le due McLaren subito dietro, la gara diventa una partita a scacchi:
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Max punta al controllo: aria pulita, ritmo, gestione gomme
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Norris deve marcare: non può lasciarlo scappare, ma non può neppure rischiare un contatto
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Piastri è l’ago della bilancia: può attaccare Max, coprire strategie o diventare una variabile decisiva nelle scelte ai box
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Strategia probabile: gara a scacchi tra undercut, aria pulita e “doppia” McLaren
Con Verstappen in pole e Norris–Piastri subito dietro, la strategia più probabile ruota attorno a due concetti: proteggere la posizione in pista e usare i box per creare aria pulita. Max, partendo davanti, tenderà a coprire Norris: se la McLaren dovesse fermarsi presto per tentare l’undercut, Red Bull potrebbe rispondere immediatamente per non rischiare di rientrare dietro. McLaren, invece, ha una carta in più: avere due auto in P2 e P3 permette di diversificare. Il copione più logico è questo: una tra Norris e Piastri può provare l’undercut anticipando la sosta, mentre l’altra resta fuori a fare da “ancora”, tentando un overcut (restare in pista con gomme ancora vive, sfruttare pista libera e far lavorare meglio il compound). In parallelo, tutto dipenderà dalla partenza: se Norris passa Max al via, la gara cambia faccia; se Max resta davanti e crea margine, diventa più facile per lui gestire ritmo e gomme. Ultimo fattore chiave: eventuale Safety Car. Con distacchi così stretti e tanta pressione, una neutralizzazione può ribaltare qualsiasi piano, rendendo decisivo chi avrà più sangue freddo nel momento della chiamata ai box.
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