Quanti scudetti ha vinto l’Inter: una storia di trionfi
Dalle origini al presente, oltre un secolo di successi nerazzurri
In molti si chiedono quanti scudetti ha vinto l’inter? L’Inter è una delle squadre più vincenti e affascinanti del calcio italiano, simbolo di passione, eleganza e ambizione. Fin dalla sua nascita, nel lontano 1908, il club nerazzurro ha scritto pagine indimenticabili della Serie A, diventando l’unica squadra italiana a non essere mai retrocessa. Nel corso della sua lunga storia, l’Inter ha conquistato 20 scudetti, ognuno dei quali rappresenta un capitolo di gloria, sacrificio e talento. Dai pionieri del primo Novecento alla leggendaria “Grande Inter” di Helenio Herrera, fino ai successi recenti guidati da Antonio Conte e Simone Inzaghi, ogni vittoria ha contribuito a costruire l’identità di una società abituata a sognare in grande. Questo viaggio nel tempo ripercorre i trionfi, gli allenatori e i campioni che hanno reso l’Inter una delle icone più amate del calcio mondiale.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter agli albori: 1909-10 e 1919-20
Le prime rose e gli allenatori dei pionieri nerazzurri
1909-10 — Allenatore: Virgilio Fossati. Rosa storica con Campelli, Fronte, Zoller, Yenni, Fossati, Stebler, Capra, Payer/Peterlj, Aebi, Schüler: spareggio decisivo contro la Pro Vercelli e primo titolo. 1919-20 — Allenatori: Nino Resegotti (con Mauro). Nella finalissima di Bologna l’Inter batte il Livorno 3-2; tra i protagonisti Campelli, Aebi, i fratelli Cevenini, Agradi, Beltrame. Queste annate gettano le basi dell’identità tecnica nerazzurra, con portieri moderni (Campelli) e attacchi prolifici.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter nel primo girone unico: 1929-30
Weisz e Meazza: l’Ambrosiana-Inter campione
Allenatore: Árpád Weisz. È l’Ambrosiana-Inter del giovane Giuseppe Meazza (31 gol), con una “formazione tipo” che include Degani, Allemandi, Rivolta, Viani, Castellazzi, Visentin, Serantoni, Blasevich, Conti. La gara chiave è il 2-0 alla Juventus (29 giugno 1930) che consegna il tricolore con una giornata d’anticipo. Tecnica sopraffina e organizzazione tattica fanno da marchio di fabbrica alla squadra del grande tecnico ungherese.
1937-38 e 1939-40: Ambrosiana-Inter da titolo
Castellazzi e Cargnelli, nomi e volti di due scudetti
1937-38 — Allenatore: Armando Castellazzi. Nucleo con Meazza, Frossi, Ferrari, Ferraris II; volata finale dopo sorpassi e controsorpassi con la Juventus. 1939-40 — Allenatore: Tony Cargnelli. Cardini Campatelli, Guarnieri (capocannoniere), squadra matura che chiude al primo posto. In questi anni l’Ambrosiana-Inter alterna qualità tecnica e solidità, confermandosi tra le grandi del calcio italiano pre-bellico.
Anni ’50: 1952-53 e 1953-54
Foni, “catenaccio” moderno e rose di classe
Allenatore: Alfredo Foni. 1952-53 — L’Inter riparte e vince con un girone d’andata straordinario; protagonisti Skoglund, Lorenzi, Armano, Ghezzi, Giovannini, Nesti. 1953-54 — Bis tricolore con struttura tattica equilibrata; tra i protagonisti ancora Skoglund, Lorenzi, nuovi contributi da Brighenti e Armano. Due titoli che introducono principi difensivi moderni e transizioni rapide, esaltando estro e concretezza.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter della Grande Inter (1962-63, 1964-65, 1965-66)
Herrera e la spina dorsale Sarti-Burgnich-Facchetti
Allenatore: Helenio Herrera. 1962-63 — Primo scudetto del ciclo; elementi chiave Sarti, Burgnich, Guarneri, Picchi, Facchetti, Suárez, Mazzola, Corso, Jair. 1964-65 — Tricolore e trionfi europei: rosa tipo con Sarti; Burgnich, Facchetti; Tagnin/Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini/Peiró/Milani, Suárez, Corso. 1965-66 — Seconda stella (all’epoca): ancora i “titolari” del Mago, con Bedin che entra stabilmente. Un’epopea che ha ridefinito il calcio: organizzazione scientifica, campioni totali, dominio in Italia e in Europa.
1970-71: il colpo di coda di Invernizzi
Dalla crisi al titolo: rosa e guida tecnica
Allenatori: avvio con Heriberto Herrera, poi subentra Giovanni Invernizzi, che ribalta la stagione. Spina dorsale con Vieri (portiere), Burgnich, Bellugi, Facchetti, Bedin, Giubertoni; fantasia e gol di Mazzola, Corso, Jair, Boninsegna (capocannoniere con 24 reti). È uno scudetto costruito sulla rimonta e su una “tabella” interna che cementa il gruppo, simbolo di resilienza tecnica e caratteriale.
1979-80 e 1988-89: dal “sergente” ai record
Bersellini e Trapattoni: rose vincenti, stili diversi
1979-80 — Allenatore: Eugenio Bersellini. Titolo aritmetico a tre giornate dalla fine (pari 2-2 con la Roma). Uomini chiave Bordon, Baresi G., Oriali, Muraro, Altobelli, Mozzini (gol-scudetto con la Roma). 1988-89 — Allenatore: Giovanni Trapattoni. “Inter dei record” (58 punti su 34, 2 punti a vittoria): Zenga, Bergomi, Ferri, Mandorlini, Brehme, Matteoli, Berti, Bianchi, Ramon Díaz, Matthäus, Serena (capocannoniere). Due tricolori diversissimi ma iconici.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter nell’era post-Calciopoli (2005-10)
Mancini e Mourinho: cinque titoli consecutivi, rose e protagonisti
2005-06 — Allenatore: Roberto Mancini (scudetto assegnato). Rosa tipo: Julio César, Zanetti, Cordoba, Samuel/Materazzi, Favalli/Burdisso; Figo, Cambiasso, Verón/Pizarro, Stanković/Solari; Cruz/Martins, Adriano/Recoba. 2006-07 e 2007-08 — Mancini con cardini Ibrahimović, Crespo/Cruz, Stanković, Cambiasso, Maicon, Chivu, Julio César. 2008-09 — José Mourinho (17°): stessa ossatura, Ibra capocannoniere. 2009-10 — vedi sezione Triplete. Un quinquennio di dominio tecnico e gestionale.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter di recente: 2020-21 e 2023-24
Conte e Inzaghi, le rose della diciannovesima e del ventesimo
2020-21 — Allenatore: Antonio Conte. 3-5-2 con Handanovič; Škriniar, de Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozović, Eriksen/Vidal, Perišić/Young; Lukaku, Lautaro. Titolo con 4 turni d’anticipo. 2023-24 — Allenatore: Simone Inzaghi. 3-5-2 fluidissimo con Sommer; Pavard/Darmian, Acerbi, Bastoni; Darmian/Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan/Frattesi, Dimarco; Thuram, Lautaro. Tricolore conquistato il 22 aprile 2024, “seconda stella”.
Quanti scudetti ha vinto l’Inter nel 2009-10: il Triplete
Rosa completa e guida tecnica di una stagione irripetibile
Allenatore: José Mourinho. Architettura tattica 4-2-3-1/4-3-1-2: Julio César; Maicon, Lúcio, Samuel, Chivu/Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Pandev, Sneijder, Eto’o; Milito (decisivo in tutte le finali). Alternative di livello Toldo, Materazzi, Cordoba, Stanković, Muntari, Balotelli, Quaresma, Mariga, Santón. Scudetto n.18, Coppa Italia e Champions League (Bayern 22/5/2010). Leadership granitica, transizioni letali e compattezza mentale resero quella squadra un modello tattico moderno, capace di abbinare intensità europea e cinismo italiano in ogni momento-chiave della stagione.
Appendice: schede rapide per ogni scudetto (anno • allenatore • principali giocatori)
Quanti scudetti ha vinto l’Inter: riepilogo anno per anno
1909-10 • Fossati • Campelli, Fossati, Aebi, Peterly, Schüler.
1919-20 • Resegotti/Mauro • Campelli, Aebi, Cevenini I-II-III, Agradi.
1929-30 • Weisz • Degani, Allemandi, Castellazzi, Meazza, Conti.
1937-38 • Castellazzi • Meazza, Frossi, Ferrari, Ferraris II.
1939-40 • Cargnelli • Campatelli, Guarnieri, Ferraris II.
1952-53 • Foni • Skoglund, Lorenzi, Armano, Ghezzi.
1953-54 • Foni • Skoglund, Lorenzi, Brighenti, Armano.
1962-63 • Herrera • Sarti, Burgnich, Guarneri, Picchi, Facchetti, Suárez, Mazzola, Corso, Jair.
1964-65 • Herrera • Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin/Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Suárez, Mazzola, Corso.
1965-66 • Herrera • Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Corso.
1970-71 • Invernizzi • Vieri, Burgnich, Facchetti, Bedin, Boninsegna, Mazzola, Corso, Jair.
1979-80 • Bersellini • Bordon, Oriali, Beccalossi, Muraro, Altobelli, Mozzini.
1988-89 • Trapattoni • Zenga, Bergomi, Ferri, Brehme, Matthäus, Berti, Serena, Díaz.
2005-06 • Mancini • Julio César, Zanetti, Cambiasso, Stanković, Adriano, Cruz, Figo.
2006-07 • Mancini • Julio César, Maicon, Zanetti, Cambiasso, Ibrahimović, Crespo.
2007-08 • Mancini • Julio César, Zanetti, Cambiasso, Maicon, Ibrahimović, Balotelli.
2008-09 • Mourinho • Julio César, Maicon, Zanetti, Cambiasso, Ibrahimović.
2009-10 • Mourinho • Julio César, Maicon, Lúcio, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Sneijder, Eto’o, Milito.
2020-21 • Conte • Handanovič, Škriniar, de Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Lukaku, Lautaro.
2023-24 • Inzaghi • Sommer, Darmian/Pavard, Acerbi, Bastoni, Dimarco, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan/Frattesi, Thuram, Lautaro.
Q uanti scudetti ha vinto l’inter : Approfondimento: L’Inter tra storia, vittorie e prospettive
1. Focus sull’anno del “Triplete” (2009-2010)
La stagione 2009-10 rappresenta il punto più alto della storia moderna dell’Inter. Sotto la guida di José Mourinho, la squadra vinse in un solo anno Campionato, Coppa Italia e Champions League — un’impresa mai riuscita prima a un club italiano.
L’Inter giocava con un solido 4-2-3-1: Julio César in porta; Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti in difesa; Cambiasso e Stanković (o Thiago Motta) in mediana; Sneijder come trequartista alle spalle di Eto’o e Milito. Quest’ultimo fu il simbolo della stagione, segnando reti decisive in tutte le finali.
Il “Triplete” non fu solo un trionfo tecnico, ma anche gestionale: la rosa era completa, l’equilibrio tattico perfetto, e la mentalità vincente. Mourinho riuscì a costruire un gruppo unito e pragmatico, capace di dominare in Italia e in Europa.
2. Punti fatti per vincere lo Scudetto
Negli ultimi vent’anni, la quota Scudetto in Serie A si è stabilizzata intorno agli 85-90 punti. L’Inter campione 2023-24 ha chiuso a quota 94 punti, con 29 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte — un ruolino di marcia eccezionale.
Storicamente, le squadre che superano gli 88 punti hanno una probabilità altissima di vincere il campionato. Ciò riflette la costanza e la solidità difensiva, due elementi chiave per i successi nerazzurri.
Il confronto con il passato mostra che la squadra di Inzaghi ha mantenuto una media punti vicina a quella del Milan di Ancelotti (2003-04) e della Juventus di Conte (2013-14), confermando un livello da top europeo.
3. Benefici economici e sportivi della vittoria dello Scudetto
La conquista dello Scudetto porta con sé benefici significativi:
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Ricavi diretti: la vittoria vale circa 20-25 milioni di euro di premi e diritti TV, a cui si aggiungono bonus da sponsor e merchandising.
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Ricavi indiretti: la qualificazione alla Champions League garantisce almeno 50-60 milioni tra premi UEFA, market pool e incassi da stadio.
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Brand e visibilità: il valore del marchio Inter cresce sensibilmente, così come l’appeal per nuovi sponsor e partnership.
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Crescita sportiva: il titolo assicura testa di serie nei sorteggi europei, migliorando la posizione nel ranking UEFA e aumentando le chance di arrivare più avanti nelle competizioni internazionali.
Complessivamente, la vittoria del campionato può generare oltre 100 milioni di euro di benefici economici complessivi per il club vincitore.
4. Ranking UEFA e posizione in Serie A (al 7 novembre 2025)
Nel ranking UEFA aggiornato al 2025, l’Inter occupa il terzo posto, dietro soltanto a Real Madrid e Bayern Monaco. È il miglior piazzamento di un club italiano dal 2010, segno della continuità internazionale mantenuta nelle ultime stagioni.
In Serie A 2025-26, al 7 novembre 2025, l’Inter è seconda in classifica con 21 punti dopo 10 giornate, a una sola lunghezza dal Napoli. Il rendimento rimane molto alto, con la miglior difesa del campionato e un attacco guidato da Lautaro Martínez, attuale capocannoniere con 8 gol.
5. Analisi e prospettive
La vittoria dello Scudetto e la stabilità europea confermano l’Inter come una delle potenze calcistiche più solide del continente. Il modello gestionale è oggi basato su equilibrio economico e rendimento sportivo: sostenibilità finanziaria, valorizzazione dei giovani e continuità nei risultati.
L’anno del Triplete rimane il punto di riferimento ideale: una squadra compatta, unita e guidata da un tecnico carismatico. Tuttavia, l’Inter attuale ha mostrato di aver costruito una nuova identità vincente, capace di competere ad alti livelli anche in un contesto calcistico molto cambiato.
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