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Il Gran Premio in Azerbaigian ha regalato una delle qualifiche più folli e imprevedibili degli ultimi anni. La parola chiave di questo weekend è senza dubbio pole position Azerbaijan, con Max Verstappen che non solo conquista la partenza al palo, ma stabilisce anche un nuovo record assoluto con 46 pole position in carriera, consolidando il suo dominio in Formula 1. Una sessione caratterizzata da continui incidenti e interruzioni con bandiere rosse, difficoltà Ferrari e sorprese clamorose con Carlos Sainz e Liam Lawson in top 3. Charles Leclerc, invece, finisce contro il muro, mentre Lewis Hamilton sorprende tutti restando escluso dal Q3.


Un sabato da record: Verstappen imprendibile

Il sabato di Baku ha scritto una nuova pagina di storia. Max Verstappen si è presentato in pista con un passo superiore a tutti, capace di distruggere la concorrenza. La pole position Azerbaijan numero 46 della sua carriera è arrivata con un giro perfetto, al termine di una sessione caotica. Ogni tentativo degli avversari è stato annullato dalla precisione chirurgica del campione olandese.

Nonostante le bandiere rosse abbiano interrotto il ritmo più volte, Verstappen non ha mai perso concentrazione. Questo dato sottolinea quanto sia maturato come pilota: oggi non è soltanto il più veloce, ma anche il più lucido nelle condizioni difficili.

Con questa nuova pole, Verstappen supera leggende del passato e porta il suo nome sempre più in alto nella storia della Formula 1. Il record, tuttavia, non è solo personale: il numero di bandiere rosse viste durante la sessione ha anch’esso segnato un primato, rendendo il sabato azero uno dei più tormentati di sempre.


Ferrari in difficoltà: luci e ombre

Per la Ferrari, la qualifica ha lasciato un gusto agrodolce. Da un lato, Carlos Sainz ha sfruttato al meglio la confusione e la strategia del team per piazzarsi in top 3. Una prestazione solida, che lo proietta in gara con la possibilità di lottare almeno per il podio. Dall’altro lato, però, Charles Leclerc è stato protagonista in negativo: il monegasco ha sbattuto contro il muro, mettendo fine alla sua sessione e lasciando la Scuderia con un solo pilota competitivo.

Questi episodi hanno mostrato le difficoltà tecniche della SF-24, ancora non al livello della Red Bull in termini di velocità pura. La gestione delle gomme e il bilanciamento aerodinamico restano i talloni d’Achille del Cavallino Rampante.


Sorprese e delusioni

Lawson imprendibile tra i rookie

Il vero outsider di giornata è stato Liam Lawson, che ha conquistato una sorprendente terza posizione in qualifica. Inserirsi tra i grandi con una monoposto meno competitiva è stato un capolavoro, che dimostra quanto il giovane pilota abbia talento e capacità di adattamento. La sua presenza nella top 3 durante una sessione così difficile è uno dei segnali più entusiasmanti per il futuro della Formula 1.

Hamilton fuori dal Q3

Se Lawson ha brillato, Lewis Hamilton ha invece vissuto uno dei sabati più amari. Escluso dal Q3, il sette volte campione del mondo non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto. La Mercedes, in difficoltà cronica con il setup, ha mostrato ancora una volta limiti evidenti. Per Hamilton sarà una gara in salita, con la necessità di rimontare dal centro del gruppo.


Gara pazza all’orizzonte

Il contesto creato dalle qualifiche lascia presagire una domenica infuocata. Con la pole position Azerbaijan saldamente nelle mani di Verstappen, il campione partirà favorito per la vittoria. Tuttavia, la presenza di Lawson e Sainz nelle prime file, unita alla natura imprevedibile del circuito cittadino di Baku, apre la strada a possibili colpi di scena.

Il record di bandiere rosse in qualifica è un indizio chiaro: la gara potrebbe riservare incidenti, safety car e ribaltamenti continui. Leclerc, costretto a rimontare, e Hamilton, voglioso di riscatto, saranno tra i protagonisti di una lotta serrata per risalire posizioni.


Pole Position Azerbaijan e storia della Formula 1

L’impatto del record di Verstappen

Con 46 pole position, Verstappen non solo aggiorna il proprio palmarès, ma innalza ulteriormente l’asticella per i rivali. La pole position Azerbaijan diventa quindi un simbolo della sua supremazia tecnica e mentale, in un contesto dove molti campioni hanno fallito.

Ogni record battuto dall’olandese sposta il confine di ciò che è possibile in Formula 1, e l’Azerbaigian sarà ricordato come il tracciato dove ha consolidato un dominio che sembra destinato a durare a lungo.

Una qualifica che resterà nella memoria

Il sabato di Baku verrà ricordato non solo per la pole position Azerbaijan di Verstappen, ma anche per la quantità di colpi di scena. Le bandiere rosse, le uscite di pista, le sorprese nei tempi sul giro e le difficoltà dei big hanno reso questa qualifica un piccolo romanzo sportivo.


Conclusione

La Formula 1 ha vissuto un sabato epico a Baku. Verstappen, con la sua 46ª pole, ha scritto un nuovo record e ribadito il suo dominio assoluto. Le Ferrari hanno vissuto una giornata contrastante, con Sainz brillante e Leclerc protagonista di un errore pesante. Lawson ha sorpreso tutti con un risultato incredibile, mentre Hamilton ha deluso con l’uscita dal Q3.

La gara si annuncia imprevedibile, in un tracciato che non perdona e che ha già mostrato quanto possa essere caotico. La pole position Azerbaijan sarà il punto di partenza per una domenica destinata a regalare spettacolo e, forse, ulteriori colpi di scena che entreranno nella storia della Formula 1.

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