Nel campionato di Serie A 2025/2026 la miglior difesa della Serie A è diventata uno degli argomenti più discussi dagli appassionati di calcio e dagli esperti di tattica. Le prime giornate hanno mostrato differenze nette tra chi punta tutto sulla solidità difensiva e chi, invece, preferisce rischiare qualcosa per segnare di più. In questo articolo analizzeremo le squadre che si stanno distinguendo nel reparto arretrato, approfondendo i dati, le statistiche e le scelte tattiche dei tecnici di punta.
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Roma: la miglior difesa della Serie A secondo i numeri
Fortino giallorosso: la solidità del progetto Gasperini
La Roma di Gian Piero Gasperini è, a sorpresa, la miglior difesa della Serie A dopo le prime sei giornate del campionato 2025/2026. Con soli due gol subiti, i giallorossi guidano non solo la classifica italiana, ma anche quella dei principali campionati europei per rendimento difensivo.
Questo risultato deriva da un mix perfetto di organizzazione tattica e intensità. Gasperini ha ereditato una base solida dal suo predecessore, Claudio Ranieri, migliorandola con pressing alto e una compattezza in fase di non possesso. I centrali sono sempre corti, il portiere Svilar si sta confermando una garanzia tra i pali e l’intero collettivo lavora con grande spirito di sacrificio.
Secondo i dati degli Expected Goals Allowed (xGA), la Roma avrebbe dovuto subire oltre 5 reti, ma la precisione e la concentrazione del reparto hanno ridotto il margine di rischio. Un segnale chiaro: la Roma non solo difende bene, ma difende anche “in anticipo”, leggendo le giocate prima che diventino pericolose.
Juventus: la prudenza di Tudor e l’effetto Bremer
Juve “Bremer dipendente”: il pilastro del pacchetto arretrato
La Juventus di Igor Tudor chiude il gruppo delle prime cinque in classifica con 5 gol subiti nelle prime sei giornate. Tre di questi sono arrivati nella sconfitta contro l’Inter, ma il dato complessivo resta incoraggiante.
Il leader indiscusso della retroguardia è Gleison Bremer, autentico baluardo difensivo e punto di riferimento dell’intera squadra. L’anno scorso la Juventus aveva chiuso con la seconda miglior difesa del torneo (35 reti subite), e quest’anno il brasiliano sembra deciso a replicare quel rendimento.
Tudor ha scelto un atteggiamento più prudente rispetto ad Allegri, privilegiando il 3-5-2 compatto e linee difensive basse. Tuttavia, il tecnico croato sta valutando un piccolo rischio tattico: alzare il baricentro e inserire un esterno più offensivo al posto di Kalulu per migliorare la spinta sulle fasce. Una scelta che potrebbe cambiare il volto della Juve, senza snaturarne la vocazione difensiva.
Inter: il paradosso della difesa più sfortunata
Dati e percezione: quando la miglior difesa della Serie A non basta
Il caso dell’Inter è paradossale. Con otto gol subiti nelle prime sei giornate, i nerazzurri sembrano avere una difesa fragile, ma i numeri raccontano una storia diversa. Gli xGA indicano che la squadra di Cristian Chivu avrebbe dovuto subire appena 4,4 reti — il miglior dato in Italia e il terzo nei top 5 campionati europei.
Ciò significa che l’Inter difende bene, ma paga caro ogni errore. Gli avversari segnano con tiri a bassa percentuale, spesso da fuori area o in condizioni difficili. In molti casi, la bravura dei rivali e qualche incertezza del portiere hanno gonfiato un dato che altrimenti sarebbe stato da miglior difesa della Serie A.
Il lavoro di Chivu si concentra sul recupero immediato del pallone e sulla gestione dei tempi di pressione. Tuttavia, per competere realmente per lo Scudetto, servirà maggiore concentrazione nelle fasi di transizione e una mano più sicura tra i pali.
Milan: la rinascita difensiva “alla Allegri”
Allegri trasforma il Diavolo nella miglior difesa della Serie A
Massimiliano Allegri è tornato al Milan con un’idea chiara: vincere si può anche difendendo meglio degli altri. E i risultati lo stanno premiando. I rossoneri hanno subito appena tre gol in sei partite, un dato che li colloca come seconda miglior difesa della Serie A e tra le migliori nei campionati europei.
Il cambiamento è evidente: la squadra difende in blocco, i reparti si muovono in sincronia e anche i singoli hanno ritrovato fiducia. Tomori e Pavlovic, spesso criticati nella passata stagione, ora sono pilastri affidabili. Allegri ha dichiarato: “Se subiamo tra 25 e 30 gol in tutto il campionato, saremo sicuramente nelle prime due posizioni”.
Con una proiezione così, il Milan può sognare in grande. Il “nuovo corso” difensivo ha portato anche a un miglior equilibrio offensivo: meno gol subiti, ma anche più lucidità nelle ripartenze.
Napoli: alla ricerca dell’equilibrio perduto
Conte e la tradizione della miglior difesa della Serie A
Antonio Conte è da sempre sinonimo di disciplina tattica e organizzazione difensiva. Tuttavia, il suo Napoli 2025/2026 sembra ancora alla ricerca della giusta formula. Sei gol subiti nelle prime sei giornate non sono troppi, ma non bastano per essere considerati tra le pretendenti alla miglior difesa della Serie A.
Le difficoltà derivano dal cambio di modulo: il 4-1-4-1, ideato per valorizzare contemporaneamente De Bruyne, McTominay, Lobotka e Anguissa, ha reso la fase difensiva più vulnerabile. Inoltre, le assenze intermittenti di Rrahmani e Buongiorno, colonne centrali del reparto, hanno costretto il tecnico a improvvisare soluzioni temporanee.
Conte, però, sa come lavorare sulle lacune: se riuscirà a ritrovare la compattezza che lo ha reso grande alla Juve e al Chelsea, il Napoli potrà tornare a essere un muro difficile da abbattere.
Atalanta e Bologna: outsider con numeri sorprendenti
Atalanta: pressing e solidità nel nuovo ciclo
Sotto la guida di Palladino, l’Atalanta si sta trasformando. Meno spettacolo, più concretezza. I bergamaschi hanno una media di 0,9 gol subiti a partita, segno di una maturità tattica finalmente raggiunta. Toloi e Scalvini formano una delle coppie difensive più solide del campionato, mentre Musso si sta confermando tra i portieri più affidabili.
La squadra di Bergamo non ha ancora la costanza delle big, ma può inserirsi nel discorso sulla miglior difesa della Serie A se riuscirà a mantenere questo equilibrio per tutta la stagione.
Bologna: la sorpresa silenziosa del campionato
Il Bologna di Thiago Motta continua a sorprendere per solidità e organizzazione. In un sistema fluido che prevede continue rotazioni, la fase difensiva è curata nei minimi dettagli. Calafiori e Lucumí sono sempre più sincronizzati e il portiere Skorupski vive uno dei suoi momenti migliori.
La squadra subisce poco, gestisce bene i tempi di gioco e concede pochissimo nei minuti finali. Una caratteristica che spesso distingue le squadre più esperte e che potrebbe far entrare i rossoblù nel gruppo delle migliori difese del 2025/2026.
Conclusioni: la miglior difesa della Serie A, una sfida aperta
Tra numeri, tattica e individualità
Il titolo di miglior difesa della Serie A è ancora tutto da assegnare. Le prime giornate hanno mostrato una Roma sorprendente, una Juventus solida, un Milan rigenerato e un’Inter sfortunata. Ma come spesso accade, sarà la costanza a determinare la vera gerarchia.
Nei prossimi mesi le partite di cartello — Juve-Inter, Milan-Roma e Napoli-Atalanta — diranno molto di più sull’equilibrio del campionato. In un calcio sempre più votato all’attacco, chi saprà difendere meglio potrà ambire non solo al primato difensivo, ma anche allo Scudetto.
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