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La remuntada per eccellenza: Barcellona – PSG 6-1

Una serata che ha cambiato la storia della Champions League

Quando si parla di remuntada nel calcio moderno, la mente corre inevitabilmente al Camp Nou e a quella notte indimenticabile dell’8 marzo 2017. Il Barcellona arrivava al ritorno degli ottavi di Champions League dopo aver perso 4-0 al Parco dei Principi contro il PSG. Un risultato che sembrava insormontabile e che aveva già spinto gran parte dei media a considerare i catalani eliminati. La squadra di Luis Enrique, tuttavia, non si arrese. Fin dai primi minuti mise pressione agli avversari, con Suarez che aprì le marcature. Seguirono l’autogol di Kurzawa e la rete di Messi su rigore, portando il Barça a un passo dall’impresa. Cavani, con un gol pesantissimo, sembrò spegnere le speranze, ma fu solo un’illusione: Neymar prese in mano la scena con una punizione spettacolare e un rigore realizzato con freddezza. Nei minuti finali, proprio lui servì l’assist a Sergi Roberto che completò il 6-1. Quella partita non fu solo una qualificazione, ma una dichiarazione di cosa significa credere fino all’ultimo istante. La parola remuntada divenne da quel momento un termine universale, sinonimo di miracolo sportivo.


Remuntada inglese: Liverpool – Barcellona 4-0

L’Anfield miracle e il ritorno in finale di Champions

Due anni dopo, fu proprio il Barcellona a subire una delle più dure lezioni di calcio. Era il 7 maggio 2019, semifinale di ritorno di Champions League. I blaugrana arrivavano ad Anfield con un vantaggio enorme: 3-0 conquistato all’andata al Camp Nou, grazie soprattutto a una doppietta di Messi che sembrava aver chiuso ogni discorso. Il Liverpool, però, anche privo di Salah e Firmino, mise in scena una delle serate più iconiche della sua storia. Origi sbloccò subito il punteggio, poi Wijnaldum, entrato dalla panchina, realizzò una doppietta fulminea. A quel punto il Barça crollò psicologicamente e subì il quarto gol da Origi su un corner battuto con astuzia da Alexander-Arnold, uno schema che colse di sorpresa tutta la difesa spagnola. Il 4-0 non fu solo un risultato sportivo: diventò simbolo dell’anima del Liverpool e della magia di Anfield. Una remuntada che riportò i Reds in finale, vinta poi contro il Tottenham, e che rimarrà nella memoria collettiva come esempio di resilienza e spirito di squadra.


Remuntada storica in Serie A: Lazio – Inter 4-2 (2002)

Lo scudetto perso all’ultima giornata

Il termine remuntada non appartiene solo alla Champions League, ma ha avuto anche momenti memorabili nei campionati nazionali. Uno degli episodi più drammatici si verificò il 5 maggio 2002, in Serie A. L’Inter di Cúper arrivava all’ultima giornata con il destino nelle proprie mani: vincendo a Roma contro la Lazio avrebbe conquistato lo scudetto dopo anni di attesa. La partita iniziò bene per i nerazzurri, che passarono in vantaggio due volte con Vieri e Di Biagio. Ma la Lazio, priva di obiettivi di classifica, decise comunque di giocarsela fino in fondo. Prima Poborsky, poi Simeone e ancora Poborsky ribaltarono tutto, fino al definitivo 4-2 firmato da Simone Inzaghi. Quel giorno entrò nella leggenda come una delle rimonte più dolorose per i tifosi interisti e più incredibili della Serie A. La Juventus approfittò del crollo e vinse lo scudetto. Ancora oggi il “5 maggio” è sinonimo di rimpianto, ma anche di quanto il calcio possa essere imprevedibile e crudele.


Remuntada internazionale: Roma – Barcellona 3-0

La notte dell’Olimpico che fece la storia giallorossa

Il 10 aprile 2018 la Roma scrisse una delle pagine più gloriose della sua storia europea. Dopo aver perso 4-1 al Camp Nou contro il Barcellona, nessuno credeva davvero nella possibilità di ribaltare il risultato. Ma allo Stadio Olimpico accadde qualcosa di unico. Dzeko aprì le marcature con una giocata di forza, poi De Rossi trasformò con freddezza un rigore. L’atmosfera divenne surreale: il pubblico romano spingeva la squadra oltre i propri limiti. Al 82’ fu Manolas, con un colpo di testa perfetto, a realizzare il gol del 3-0 che consegnò la qualificazione alla Roma. Il fischio finale fu accompagnato da un boato incredibile, simbolo della passione di un’intera città. Quella remuntada non portò alla vittoria della Champions, ma regalò ai tifosi un sogno eterno, l’immagine di una squadra che riuscì a superare sé stessa e a battere uno dei club più forti al mondo.

Remuntada storica in Champions: Deportivo La Coruña – Milan 4-0 (2004)

Una lezione calcistica che segnò la storia europea

(Questo l’avevamo già menzionato come possibile, lo lascio per dopo gli anni 2000. Ora ci concentriamo su prima del 2000 come mi hai chiesto.)


Remuntada storica: Manchester United – Bayern Monaco 2-1 (1999)

La finale di Champions League più incredibile di sempre

Il 26 maggio 1999 al Camp Nou di Barcellona si disputò una delle finali più incredibili della storia del calcio. Il Bayern Monaco andò in vantaggio già al 6’ con un calcio di punizione di Basler e controllò per quasi tutta la partita, colpendo anche due pali. I tedeschi sembravano ormai destinati a sollevare la coppa, ma nei minuti di recupero si verificò un’autentica remuntada che cambiò la storia del calcio inglese. Prima Sheringham trovò il pareggio su una mischia in area, poi, pochi secondi dopo, Solskjaer segnò il gol del 2-1, ribaltando tutto. In meno di due minuti, il Manchester United passò dall’essere sconfitto a vincere la Champions League, completando così un leggendario “treble” con Premier League e FA Cup. Quella notte rimane un esempio perfetto di come una partita non finisca finché l’arbitro non fischia e di quanto la mentalità vincente possa incidere. La remuntada del ’99 è considerata da molti come il più grande ribaltamento della storia del calcio in una finale.


Remuntada italiana: Juventus – Fiorentina 3-2 (1994)

Il giorno della rinascita bianconera

Il 6 marzo 1994, allo Stadio Delle Alpi di Torino, si giocò una partita che ancora oggi viene ricordata come una delle rimonte più clamorose del calcio italiano degli anni ’90. La Fiorentina, con una squadra talentuosa guidata da Batistuta, si portò in vantaggio di due gol e sembrava in pieno controllo. Il pubblico juventino, sconfortato, cominciò persino a lasciare lo stadio. Ma fu proprio in quel momento che iniziò la reazione bianconera. Prima Baggio, poi Vialli e infine Ravanelli ribaltarono il risultato con tre gol che mandarono in estasi i tifosi rimasti sugli spalti. La partita divenne simbolo della rinascita della Juventus, che con Marcello Lippi in panchina stava iniziando un ciclo vincente destinato a segnare gli anni a venire. Quella rimonta non solo diede tre punti fondamentali, ma alimentò un senso di appartenenza e di grinta che accompagnò la Juve per tutta la decade.


Remuntada europea: Real Madrid – Borussia Mönchengladbach 4-0 (1985)

Una notte magica al Santiago Bernabéu

Negli ottavi di finale della Coppa UEFA 1985, il Real Madrid si trovò davanti a un compito quasi impossibile. Dopo la pesantissima sconfitta per 5-1 in Germania contro il Borussia Mönchengladbach, le speranze di qualificazione sembravano ridotte al minimo. Ma al Bernabéu, spinti da un pubblico caldissimo, i Blancos misero in scena una delle più memorabili remuntada della loro storia. Con un atteggiamento aggressivo e determinato, il Real segnò quattro gol senza subirne, ottenendo un 4-0 che ribaltò completamente il punteggio complessivo e garantì il passaggio del turno. Quella serata rappresentò uno dei momenti più iconici della tradizione madridista, che da sempre ha fatto della resilienza e della capacità di ribaltare i pronostici un marchio di fabbrica. Il Real Madrid, grazie a questa impresa, si confermò squadra capace di scrivere pagine leggendarie nel calcio europeo.

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