Italia Israele 3-0: l’Italia centra i playoff mondiali
Un passo decisivo verso i Mondiali 2026
Con la vittoria per 3-0 contro Israele, l’Italia compie un passo fondamentale verso il Mondiale 2026: blinda il posto nei playoff. Il successo nell’incontro chiave al “Friuli” di Udine consente agli Azzurri di assicurarsi matematicamente almeno il secondo posto nel girone, indipendentemente dai risultati delle ultime giornate. L’obiettivo diretto resta la qualificazione diretta tramite il primo posto, che sfugge per poco, ma intanto la nazionale guidata da Gennaro Gattuso si gode il traguardo della post-season. Questo risultato arriva in un momento delicato, ma rafforza la credibilità della squadra nazionale che cerca di superare la “maledizione” dei playoff nelle ultime campagne.
Cronaca di Italia Israele 3-0
Gol, assist, possesso palla e dinamiche di gara
La partita Italia Israele 3-0 si è sbloccata poco prima dell’intervallo con un rigore trasformato da Mateo Retegui, dopo un fallo subito in area. Il rigore è stato eseguito con freddezza, preciso nell’angolo alto. Dopo la pausa, Israele ha provato a reagire, dominando qualche fase con accelerazioni e iniziative, ma l’Italia ha saputo resistere: Donnarumma è stato chiamato più volte in causa e ha risposto con parate decisive.
Al minuto 74, Retegui firma la doppietta: conquista palla al limite, si accentra e conclude con un mancino arcuato nell’angolo opposto, lasciando poco da fare al portiere avversario. Infine, nei minuti di recupero, Gianluca Mancini chiude i giochi con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, trasformando in gol un cross ben calibrato.
Dal punto di vista del possesso palla, Israele ha mantenuto una leggera superiorità territorialmente in alcuni frangenti del secondo tempo, ma non ha concretizzato le occasioni. L’Italia ha saputo gestire con ordine, contropiede e compattezza difensiva, senza mai rischiare troppo. Gli assist più pericolosi arrivano da fasce laterali, con cross ben calibrati e cambi di gioco rapidi. La squadra Azzurra ha mostrato maturità nel controllare ritmo e spazi, senza concedere nulla nelle zone centrali. Il match è stato, in sostanza, la dimostrazione di una Italia che sa soffrire, marmorizzare il gioco e colpire nei momenti chiave.
Gattuso esulta: come l’Italia ha conquistato i playoff
Il merito del Italia Israele 3-0 va anche al tecnico e alla svolta gestionale
La gestione di Gennaro Gattuso è centrale nel percorso che ha portato l’Italia ai playoff dopo la gara Italia Israele 3-0. Sono state le sue scelte tattiche, la preparazione mentale e i cambi mirati a fare la differenza. L’Italia ha un’impronta più spigolosa, compatta, meno fantasiosa ma più concreta rispetto ad altre epoche. Gattuso ha infuso nella squadra una mentalità combattiva, capace di reagire e di chiudere gli spazi, con una dose di pragmatismo che fa spesso la differenza in questi scontri.
Il tecnico ha calibrato i turni di riposo, alternato moduli quando necessario, schierato uomini giusti nelle fasi decisive e controllato l’equilibrio in campo. Ha anche saputo motivare una squadra che guardava alla delusione dei playoff passati con caution, trasformando la pressione in carburante. Dopo la vittoria 3-0 su Israele, Gattuso ha parlato di “missione compiuta per ora”, ricordando che il cammino non è finito, ma che la squadra ha dimostrato che può lottare fino all’ultimo.
Tra le possibili avversarie nei playoff ci sono squadre temibili: probabilmente nazionali europee che non hanno ottenuto l’accesso diretto, come la Romania, la Bosnia, la Croazia, la Finlandia o l’Ucraina (a seconda del sorteggio). L’Italia, se supera i playoff, può rientrare in corsa per il Mondiale, ma occorrerà affrontare sfide difficili contro avversari più continui e in fiducia.
Potenziali avversari dell’Italia nei playoff e percorso di qualificazione
Chi si qualifica direttamente e chi affronterà l’Italia
Nel cammino verso il Mondiale 2026, il regolamento prevede che le prime classificate di ciascun girone si qualificano direttamente alla fase finale, bypassando i playoff. Le seconde (o le migliori seconde, a seconda del formato definitivo) dovranno passare attraverso un turno di spareggio. In questo scenario, l’Italia con la vittoria Italia Israele 3-0 si assicura il diritto a disputare i playoff, a meno che non riesca a superare in vetta una rivale del girone che la precede.
Chi sono dunque le possibili avversarie nei playoff? Tra le nazionali che potrebbero non vincere il girone ma conquistare un piazzamento utile ci sono squadre come la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, la Romania, la Finlandia, la Slovacchia o anche l’Ucraina, a seconda dei risultati finali nelle rispettive zone. Queste squadre hanno già dimostrato competitività e solidità, e diventerebbero avversarie ostiche per ogni big impegnata nei playoff.
Un’altra circostanza da considerare: alcune seconde classificate provenienti da gironi con squadre forti potrebbero rappresentare delle “mine vaganti”. Se l’Italia dovesse finire seconda e andare ai playoff, dovrà affrontare squadre con ritmi europei, che sono spesso abituate a competere in contesti di livello internazionale.
In sintesi: le prime classificate dei gironi accedono direttamente al Mondiale, mentre l’Italia, con il risultato Italia Israele 3-0, si garantisce la possibilità dei playoff. Le sue avversarie — Croazia, Bosnia, Romania, Finlandia o altre — saranno selezionate tra le migliori seconde classificate e promettono sfide complesse per un posto nella fase finale del torneo.
Disordini a Udine: proteste pro-Palestina che esulano dal calcio
Italia Israele 3-0 ma tensioni sociali prima del calcio: guerriglia urbana e polemiche
Intorno allo stadio di Udine, la partita Italia Israele 3-0 non è stata immune da tensioni extracalcistiche. Prima del match, manifestazioni pro-Palestina hanno preso corpo nelle strade della città, con cortei che chiedevano l’esclusione di Israele dalle competizioni sportive. Alcuni gruppi hanno lanciato fumogeni, petardi e barricate improvvisate, costringendo le forze dell’ordine a instaurare corpi mobili anti-rivolta, usare idranti e gas lacrimogeni per contenere gli scontri.
Gli episodi hanno avuto poco a che fare con il calcio: sono state proteste politiche, spesso violente. Alcuni manifestanti hanno tentato di avvicinarsi allo stadio, tafferugli con la polizia sono scoppiati nei centri urbani vicini, e fumogeni sono stati lanciati nelle zone periferiche. Ci sono state denunce di vetrine rotte, auto danneggiate e feriti lievi tra manifestanti e agenti. L’ingresso allo stadio è stato rallentato da controlli serrati, varchi filtrati, verifiche documentali e misure straordinarie di sicurezza in tutta la zona circostante.
Pur forte il clima di tensione, dentro il campo il calcio ha preso il sopravvento: la partita è regolarmente iniziata e si è svolta senza intrusioni esterne, ma l’atmosfera mediatica e pubblica resta segnata da questi disordini, che hanno oscurato il valore sportivo della serata.