Il Real Madrid batte la Juventus: vittoria di forza e controllo
Il Bernabéu applaude una prestazione di carattere
La serata in cui il Real Madrid batte la Juventus per 1-0 ha regalato al pubblico del Bernabéu una dimostrazione di superiorità tattica e mentale. Una partita gestita con maturità, in cui i Blancos hanno mantenuto il controllo del gioco dal primo all’ultimo minuto.
La rete decisiva è arrivata al 57’, firmata da Jude Bellingham, ma è la coralità del Real ad aver fatto la differenza: pressing alto, palleggio fluido e grande intensità nelle transizioni.
La Juventus ha provato a rispondere con una difesa compatta e ripartenze veloci, ma ha sofferto la velocità e l’imprevedibilità degli esterni madrileni. Il risultato consolida il primo posto del Real Madrid nel girone e certifica la crescita di una squadra che, anche senza dilagare nel punteggio, trasmette solidità e consapevolezza.
Mbappé e Vinícius: accelerazioni e spettacolo
I protagonisti offensivi nella vittoria del Real
Nella notte in cui il Real Madrid batte la Juventus, due nomi hanno acceso il Bernabéu: Kylian Mbappé e Vinícius Júnior.
Mbappé, al suo primo anno con la maglia blanca, ha mostrato lampi del suo talento pur senza trovare il gol. Ha creato almeno tre occasioni nitide, costringendo Gatti e Bremer a una costante copertura a uomo. La sua capacità di aprire gli spazi e di trascinare i compagni in velocità è stata determinante per liberare Bellingham nell’azione del gol.
Vinícius, invece, è stato devastante nel duello individuale. Il palo colpito nel primo tempo ha preceduto l’assist decisivo per Bellingham e diversi dribbling da applausi. È stato il principale punto di rottura della difesa juventina, saltando l’uomo con continuità e alimentando tutte le manovre offensive del Real.
Entrambi hanno confermato di essere il cuore pulsante del nuovo attacco madridista, veloce, tecnico e letale in contropiede.
Il Real Madrid batte la Juventus: la cronaca e il gol decisivo
Bellingham firma il successo con l’istinto del campione
Il gol che decide la partita arriva al minuto 57: Vinícius parte dalla sinistra, salta un avversario e conclude di destro sul primo palo. Il pallone si stampa sul legno e rimbalza perfettamente sui piedi di Jude Bellingham, che a porta vuota non sbaglia.
È l’azione simbolo della gara in cui il Real Madrid batte la Juventus: tecnica, velocità e lettura del gioco in un solo movimento.
Nel primo tempo, i Blancos avevano sfiorato più volte il vantaggio con Mbappé e Brahim Díaz, ma Di Gregorio aveva risposto con interventi decisivi. Dopo la rete dell’1-0, il Real ha gestito il possesso con intelligenza, abbassando i ritmi e difendendo alto.
La Juventus ha avuto una sola occasione chiara nel finale con Chiesa, il cui destro è finito di poco a lato. Il risultato è giusto e premia la squadra più compatta e propositiva.
Analisi tattica: equilibrio e gestione
Le scelte vincenti di Ancelotti
La partita in cui il Real Madrid batte la Juventus è stata vinta in panchina. Carlo Ancelotti ha impostato un 4-2-3-1 flessibile, con Tchouaméni e Camavinga a schermare la difesa e Bellingham libero di inserirsi tra le linee.
Il pressing alto ha neutralizzato la costruzione bassa bianconera, costringendo la Juventus a errori frequenti nella metà campo difensiva.
Il Real ha mostrato una compattezza rara: le distanze tra i reparti erano minime e il recupero palla immediato. Anche quando il ritmo è calato, la squadra non ha perso lucidità.
La Juventus, pur ordinata, ha sofferto la mancanza di un regista e di verticalizzazioni rapide. Il 4-3-3 di Allegri è sembrato troppo prudente: il centrocampo, composto da Locatelli, Rabiot e Miretti, non ha mai trovato il tempo giusto per ripartire.
Pagelle: il Real Madrid batte la Juventus con ordine
I migliori e i peggiori in campo
Real Madrid
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Courtois 7 – Sicuro nelle uscite, decisivo su Chiesa nel finale.
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Hakimi 6,5 – Propositivo sulla destra, copre con intelligenza.
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Militao 7 – Leader difensivo, annulla Vlahović.
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Bellingham 7,5 – Ancora decisivo: un gol da opportunista e tanto lavoro di collegamento.
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Vinícius 8 – Migliore in campo: dribbling, corsa e assist perfetto.
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Mbappé 7 – Non segna, ma incide con movimenti e leadership.
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Camavinga 6,5 – Entra e dà equilibrio nel finale.
Juventus
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Di Gregorio 7 – Evita un passivo più pesante con parate di livello.
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Bremer 6,5 – Lotta con Mbappé, ma fatica a contenerlo.
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Locatelli 5,5 – Troppo lento nella distribuzione.
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Rabiot 6 – Buon dinamismo, poca incisività.
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Chiesa 6,5 – L’unico a provarci davvero davanti.
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Vlahović 5 – Isolato e mai pericoloso.
Il Real Madrid batte la Juventus: le statistiche della gara
Numeri e dati che spiegano la vittoria
Il Real Madrid ha dominato tutti i parametri statistici:
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Possesso palla: 63% a 37%
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Tiri totali: 28 (12 nello specchio) contro 6 della Juventus
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Passaggi riusciti: 91% per il Real, 79% per la Juve
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Corner: 8-3 per i Blancos
Questi numeri raccontano la supremazia dei padroni di casa, capaci di gestire ritmo e spazi con maturità. La Juventus ha difeso con ordine ma non è mai riuscita a imporre il proprio gioco, faticando a superare la linea di pressione madrilena.
Il Real Madrid batte la Juventus, impatto della vittoria e prospettive
Real in vetta, Juve chiamata a reagire
Con questa vittoria, il Real Madrid batte la Juventus e vola in testa al girone di Champions. Ancelotti ha trovato equilibrio tra spettacolo e concretezza, mentre i giovani – da Bellingham a Camavinga – continuano a crescere sotto la guida dei veterani.
Per la Juventus, la sconfitta pesa ma non compromette ancora la qualificazione: serviranno più coraggio e incisività per restare in corsa.
Il Bernabéu, ancora una volta, si conferma teatro di una squadra che sa soffrire e colpire al momento giusto.
La sensazione è che questo Real, costruito su talento e maturità tattica, possa ambire ancora una volta al trono d’Europa.
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