Omicidio Lorenzen Wright: il lato più oscuro della NBA
L’omicidio di Lorenzen Wright è una delle storie più drammatiche e disturbanti mai emerse nel mondo dello sport professionistico americano. Non è solo il racconto della morte violenta di un ex giocatore NBA, ma una vicenda fatta di ambizione, tragedie familiari, bugie e tradimenti. Una storia che dimostra come il successo e la notorietà non siano sempre uno scudo contro il dolore e la violenza.
Le origini di Lorenzen Wright e il peso del destino
L’infanzia di Lorenzen Wright tra basket e sacrifici
Lorenzen Vern-Gane Wright nasce nel 1975 a Oxford, Mississippi, ma è Memphis la città che lo cresce e lo forma. Fin da bambino il basket è il centro della sua vita. Il padre Herb, ex giocatore professionista in Europa, trasmette al figlio una passione totale per la pallacanestro.
Il trauma familiare che segna Lorenzen Wright
Quando Lorenzen ha appena dieci anni, il padre rimane paralizzato dopo essere stato colpito da un proiettile mentre tentava di sedare una lite. Questo evento segna profondamente la famiglia Wright. Lorenzen impara presto cosa significa convivere con il dolore e trasformarlo in forza.
L’insegnamento del padre
Herb diventa per il figlio un esempio di resilienza. Gli insegna a non arrendersi e a lavorare più degli altri. Una lezione che accompagnerà Lorenzen per tutta la sua carriera sportiva e umana.
Lorenzen Wright dal liceo al Draft NBA
Lorenzen Wright protagonista al liceo e nei tornei giovanili
Grazie a un fisico imponente e a una presenza intimidatoria sotto canestro, Wright diventa rapidamente uno dei migliori prospetti della sua generazione. Nei tornei AAU attira l’attenzione di scout e università.
L’esperienza al college a Memphis
La scelta di restare a Memphis per il college non è casuale. Lorenzen vuole giocare davanti alla sua gente. Diventa un punto di riferimento per i Tigers e rafforza il legame con la città.
La chiamata NBA che cambia la carriera di Lorenzen Wright
Nel Draft 1996 arriva la consacrazione: scelta numero sette assoluta. Lorenzen entra in NBA senza essere una superstar mediatica, ma come un lungo affidabile, rispettato e apprezzato.
Carriera NBA e ritorno a casa
Tredici stagioni tra sacrificio e professionalità
Nel corso della sua carriera, Wright indossa diverse maglie, dai Clippers ai Grizzlies, passando per Hawks, Kings e Cavaliers. Non è una stella, ma è un professionista serio, sempre pronto a fare il lavoro sporco.
L’importanza di Memphis
Il ritorno ai Grizzlies rappresenta il momento più significativo della sua carriera. Giocare nella sua città è un sogno che si realizza.
Un uomo prima che un atleta
Compagni e allenatori lo descrivono come una persona gentile, riservata e lontana da ambienti pericolosi. Un profilo che rende ancora più incomprensibile ciò che accadrà dopo.
Vita privata e tragedie familiari
Un matrimonio complesso
Lorenzen sposa Sherra Robinson e insieme costruiscono una famiglia numerosa. Dall’esterno sembra una storia felice, ma dietro le quinte emergono fragilità.
La tragedia familiare che colpisce Lorenzen Wright
Nel 2003 la coppia perde una figlia per la sindrome della morte improvvisa del lattante. È un colpo devastante, che segna l’inizio della crisi definitiva.
Il declino dopo il ritiro
Dopo l’addio all’NBA, le difficoltà economiche e personali aumentano. Il matrimonio finisce e il rapporto tra i due ex coniugi si deteriora rapidamente.
La scomparsa di Lorenzen Wright
Un viaggio che non doveva finire così
Nel luglio 2010 Wright torna a Memphis per un evento familiare. Nulla lascia presagire il peggio.
Le prime ore decisive
Quando Lorenzen non si presenta a un appuntamento importante, la madre lancia l’allarme. L’ex moglie, invece, minimizza e rassicura tutti.
Un comportamento sospetto
Col passare delle ore, le versioni di Sherra appaiono sempre più contraddittorie. Un dettaglio che diventerà centrale nelle indagini.
Il ritrovamento del corpo
Un campo isolato e il caldo estivo
Il corpo di Lorenzen viene trovato in un’area rurale alla periferia di Memphis, in avanzato stato di decomposizione. Era rimasto lì per giorni.
Cinque colpi, nessuna rapina
L’autopsia rivela cinque colpi d’arma da fuoco: due alla testa, due al petto e uno al braccio. Denaro e gioielli sono ancora sul corpo, escludendo il movente della rapina.
Una città sotto shock
Memphis piange uno dei suoi simboli sportivi. L’NBA intera resta sconvolta da un caso tanto violento quanto inspiegabile.
Le indagini e le bugie
L’ultima telefonata
Dai tabulati emerge una chiamata al numero di emergenza. Nella registrazione si sentono le ultime parole di Lorenzen, seguite dagli spari.
Il cerchio che si stringe
Le indagini si concentrano sull’ambiente familiare. Emergono problemi economici e messaggi sospetti.
Il giardiniere e il cugino
Billy Ray Turner, giardiniere di casa Wright, e Jimmie Martin, cugino di Sherra, diventano figure chiave dell’inchiesta.
La svolta giudiziaria nel caso Lorenzen Wright
Anni di silenzio
Per tre anni il caso resta irrisolto. Mancano prove definitive e il dolore della famiglia cresce.
La confessione
Dopo una condanna per un altro omicidio, Martin decide di collaborare. Racconta un piano studiato nei dettagli.
Le condanne
Sherra Wright si dichiara colpevole e viene condannata a 30 anni di carcere. Turner riceve l’ergastolo. La giustizia arriva, ma troppo tardi.
L’eredità di Lorenzen Wright
Il ricordo di un uomo buono
Chi lo ha conosciuto ricorda Lorenzen come una persona gentile, lontana da qualsiasi contesto criminale.
Perché il caso Lorenzen Wright ha cambiato la NBA
Il caso legato all’omicidio Lorenzen Wright ha avuto un impatto profondo anche sull’immagine della lega. Negli anni successivi, la NBA ha rafforzato i programmi di supporto ai giocatori fuori dal campo, riconoscendo quanto la pressione, le difficoltà personali e la gestione del post-carriera possano incidere sulla vita degli atleti, come spiegato anche nelle analisi storiche dedicate alla lega professionistica pubblicate su Britannica.
Una storia che va oltre lo sport
L’omicidio Lorenzen Wright non è soltanto un caso di cronaca nera legato al basket professionistico. È una vicenda che racconta quanto possa essere fragile il confine tra successo pubblico e difficoltà private, soprattutto dopo il ritiro dall’attività agonistica. Storie come questa aiutano a comprendere meglio il lato umano degli atleti, spesso analizzato anche attraverso approfondimenti sportivi e culturali presenti sul blog di Quigioco, dove lo sport viene raccontato anche fuori dal campo.
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