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Gli anni ’80 e i primi grandi personaggi wrestling

Hulk Hogan, André the Giant e le origini del mito

Negli anni ’80, il wrestling raggiunge una popolarità globale grazie a personaggi larger than life che hanno fatto la storia. Tra tutti, Hulk Hogan è stato senza dubbio il simbolo di quell’epoca. Con la sua inconfondibile bandana gialla e la frase iconica “Whatcha gonna do when Hulkamania runs wild on you?”, è diventato il volto più riconoscibile della disciplina. I personaggi wrestling di quel periodo erano costruiti come veri e propri supereroi, capaci di attirare un pubblico trasversale, dai bambini agli adulti. Hulk Hogan incarnava i valori dell’eroe americano, portando il wrestling nel mainstream. Al suo fianco, o meglio contro di lui, troviamo il leggendario André the Giant, colosso francese alto oltre due metri e con un carisma unico. La loro rivalità, culminata a WrestleMania III, resta uno dei momenti più iconici della storia dello sport-spettacolo: Hogan sollevò André davanti a oltre 90.000 spettatori, un’impresa che ancora oggi viene ricordata come la consacrazione del wrestling moderno.

Accanto a loro c’erano altri personaggi wrestling che hanno lasciato il segno, come “Rowdy” Roddy Piper, villain carismatico che ha portato la narrazione a livelli mai visti prima, e “Macho Man” Randy Savage, con il suo stile coloratissimo e le rivalità epiche con Hogan. Questo decennio ha posto le basi di un fenomeno culturale che avrebbe dominato le televisioni per i decenni successivi.


I personaggi wrestling degli anni ’90

L’Attitude Era e le rivalità più feroci

Negli anni ’90, il wrestling vive una trasformazione radicale con la cosiddetta Attitude Era. È il periodo in cui nascono alcuni dei personaggi wrestling più iconici di sempre, destinati a diventare leggende. Stone Cold Steve Austin con il suo atteggiamento ribelle, le birre sul ring e le sfide dirette al boss Vince McMahon, ha incarnato lo spirito di ribellione di quegli anni. In contrapposizione, The Rock – oggi celebre attore di Hollywood – è esploso con il suo carisma, frasi memorabili e rivalità epiche con Austin, regalando match che ancora oggi vengono ricordati come capolavori di intrattenimento.

Un altro grande protagonista fu The Undertaker, con la sua gimmick oscura, entrate spettacolari e una serie di vittorie a WrestleMania che lo hanno reso immortale. Nei ’90 assistiamo anche alla nascita di faction come la D-Generation X di Triple H e Shawn Michaels, che hanno rivoluzionato il concetto di spettacolo con ironia, provocazioni e match spettacolari. I personaggi wrestling di quell’epoca non erano solo atleti, ma vere icone della cultura pop, capaci di influenzare linguaggio, moda e musica.

Le rivalità, in questo periodo, erano molto più aggressive e mature, rispecchiando il cambiamento dei tempi. Gli scontri tra Austin e McMahon, The Rock e Triple H, Undertaker e Kane hanno dato vita a un wrestling che mescolava azione, storie drammatiche e colpi di scena.


I personaggi wrestling dei 2000

Dalla Ruthless Aggression a John Cena e Batista

Con i primi anni 2000, nasce un’epoca diversa, quella della Ruthless Aggression Era, che porta nuove stelle sotto i riflettori. Tra i personaggi wrestling che hanno dominato questa fase spicca John Cena, inizialmente rapper arrogante e poi trasformato nell’eroe per eccellenza, capace di dividere il pubblico tra chi lo amava e chi lo fischiava. Insieme a lui si affermarono Batista, con la sua potenza fisica, e Brock Lesnar, “The Beast Incarnate”, capace di combinare tecnica e forza brutale come pochi.

Anche Randy Orton con la sua gimmick da “Legend Killer” ha reso gli anni 2000 una fucina di nuovi idoli. Parallelamente, grandi leggende come Undertaker e Triple H continuarono a scrivere pagine memorabili, sfidando le nuove leve e mantenendo vivo il fascino delle generazioni precedenti. I personaggi wrestling di questo periodo hanno incarnato l’idea di atleti completi: non solo intrattenitori, ma veri performer in grado di portare match tecnicamente impeccabili.

Un momento storico fu la rivalità tra Cena e Edge, che introdusse un nuovo livello di storytelling, con match intensi e drammatici che hanno contribuito a rendere questo periodo uno dei più amati dai fan.


I personaggi wrestling di oggi

Roman Reigns, Seth Rollins e le nuove icone

Negli ultimi anni, il wrestling ha visto nascere una nuova generazione di campioni che hanno ridefinito il panorama mondiale. Roman Reigns, con la sua trasformazione nel “Tribal Chief”, è diventato uno dei personaggi wrestling più dominanti della storia recente, capace di mantenere un regno da campione lunghissimo e di catalizzare l’attenzione del pubblico globale. Seth Rollins, con il suo stile innovativo e le entrate spettacolari, è ormai riconosciuto come uno dei migliori performer al mondo.

Accanto a loro, atleti come Becky Lynch, la “The Man”, e Charlotte Flair hanno elevato il wrestling femminile a livelli mai visti, rendendo le donne protagoniste assolute. Anche personaggi come Cody Rhodes, tornato recentemente in WWE, hanno riportato in auge la tradizione familiare e la passione dei fan. I personaggi wrestling di oggi si caratterizzano per un’attenzione maggiore alla costruzione narrativa e alla spettacolarità, con rivalità che spesso attraversano anni di storyline e culminano in eventi seguiti in tutto il mondo.


Regolamento del wrestling

Le regole dietro lo spettacolo

Spesso il pubblico si concentra sui personaggi wrestling e sulle storie, ma è importante ricordare che esiste un regolamento ben preciso. I match standard prevedono la vittoria per schienamento, sottomissione, count-out o squalifica. Il ring è il palcoscenico principale, e l’arbitro ha il compito di garantire che le regole vengano rispettate, sebbene la spettacolarità porti spesso a tollerare azioni “fuori dagli schemi”.

Esistono diverse tipologie di match: dal semplice “one vs one” ai tag team, fino a stipulazioni speciali come i Ladder Match o i Royal Rumble, che hanno regole uniche e aggiungono adrenalina. Il regolamento è quindi la cornice che permette di mantenere una coerenza sportiva, pur trattandosi di uno show. I personaggi wrestling rispettano queste regole, ma le storyline spesso prevedono infrazioni, colpi proibiti e inganni, proprio per aumentare il coinvolgimento del pubblico.


I telecronisti storici del wrestling

Le voci che hanno reso immortali i personaggi wrestling

Oltre agli atleti, una parte fondamentale del successo del wrestling è stata la voce dei telecronisti. Negli Stati Uniti, figure come Jim Ross e Jerry “The King” Lawler hanno reso indimenticabili le gesta dei personaggi wrestling grazie al loro entusiasmo, alle battute e alla capacità di trasmettere emozioni. In Italia, i fan ricordano con affetto Dan Peterson, voce storica negli anni ’80, e più tardi Luca Franchini e Michele Posa, che hanno accompagnato intere generazioni con passione e divertimento.

I telecronisti hanno avuto un ruolo essenziale: non solo spiegare il regolamento, ma anche amplificare le rivalità, costruire pathos e rendere epici i momenti chiave. Alcune frasi pronunciate in telecronaca sono diventate parte integrante della cultura pop e ancora oggi vengono citate dai fan. In questo modo, i personaggi wrestling non sarebbero stati così iconici senza chi ha saputo raccontarli con voce e cuore.

I telecronisti storici del wrestling italiano

Le voci italiane che hanno reso epici i personaggi wrestling

In Italia, il wrestling è diventato fenomeno di culto anche grazie alle voci memorabili che ne hanno scandito le gesta: Dan Peterson è indubbiamente la figura cardine di questa narrazione. Celebre inizialmente come coach di basket, Peterson ha conquistato il pubblico italiano anche come commentatore dei grandi show WWF/WWE trasmessi su Italia 1 tra la fine degli anni ’80 e la fine dei ’90. Con il suo inconfondibile accento americano e una verve surreale, Peterson inventò soprannomi irresistibili e trasformò ogni match in un racconto vivido e ironico, conquistando i fan con humor e teatralità.

Il suo stile narrativo giocava sul bluff: pur sapendo che tutto era costruito, raccontava gli incontri come fossero realtà, mantenendo un’atmosfera da spettacolo unico che univa lo spettatore al ring. Questo approccio fece sì che Dan Peterson diventasse “il padre del wrestling in Italia”, la voce capace di legare un’intera generazione a questi “personaggi wrestling” con un commento coinvolgente e profondamente genuino.

Peterson tornò a commentare anche durante il revival del wrestling negli anni 2000: in particolare, fu protagonista al microfono durante lo show WWE Velocity, trasmesso su Italia 1 a partire dal 2002, accentuando il senso di attesa e festa per i nuovi incontri sul ring italiano.

Altri telecronisti hanno contribuito a mantenere viva la passione per il wrestling nel nostro paese: Christian Recalcati, ad esempio, iniziò come autore dei testi per Dan Peterson e successivamente lo affiancò nelle telecronache di WWE Velocity, SmackDown e altri show, diventando una voce familiare per gli appassionati. Anche Giacomo Valenti è stato tra coloro che hanno commentato le vicende dei ring italiani, spesso al fianco di Recalcati o Peterson, portando la disciplina al grande pubblico.

Oggi, figure come Luca Franchini, Michele Posa e Paolino DJ proseguono questa tradizione, commentando eventi di WWE e AEW su canali sportivi, con uno stile più moderno ma ancora fortemente legato alle radici dei “personaggi wrestling” che li hanno preceduti.

In sintesi, il commento televisivo ha accompagnato e potenziato i personaggi wrestling in Italia. Dan Peterson ha gettato le basi con il suo carisma e la sua ironia, e le nuove generazioni di telecronisti continueranno a tenere vive quelle icone che hanno fatto sognare intere generazioni.

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