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Chi sono i genitori di Sinner e perché contano così tanto

Capire chi sono i genitori di Sinner significa andare oltre i risultati sportivi e osservare il contesto umano che ha permesso a Jannik di crescere con equilibrio, disciplina e umiltà. Siglinde e Hanspeter Sinner non appartengono al mondo dello spettacolo né a quello dello sport professionistico, e proprio questa distanza dai riflettori ha inciso profondamente sulla personalità del figlio. La loro storia è fatta di lavoro quotidiano, sacrifici silenziosi e scelte ponderate, spesso controcorrente rispetto a un’epoca che tende a sovraesporre i giovani talenti.

Entrambi originari di Sesto Pusteria, in provincia di Bolzano, hanno costruito la propria vita tra le montagne delle Dolomiti, lavorando per anni al Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina. Un ambiente semplice e autentico, lontano dalle pressioni mediatiche, che ha trasmesso a Jannik valori solidi come il rispetto, la dedizione e la capacità di affrontare le difficoltà senza clamore. In questo contesto familiare, il successo non è mai stato un obiettivo in sé, ma la naturale conseguenza dell’impegno e della passione.

Un elemento spesso poco raccontato è l’adozione, nel 1998, di Mark, nato in Russia e accolto nella famiglia Sinner a soli nove mesi. Questa scelta racconta molto del profilo umano di Siglinde e Hanspeter: apertura, responsabilità e senso profondo di famiglia. Mark oggi è vigile del fuoco e conduce una vita riservata, coerente con lo stile familiare.

Quando Jannik nasce nell’agosto del 2001, cresce in un ambiente che favorisce lo sport come strumento educativo. Sci e tennis convivono per anni, fino alla decisione cruciale di dedicarsi esclusivamente al tennis. Ed è proprio qui che emerge il ruolo decisivo dei genitori, capaci di sostenere una scelta coraggiosa senza imporre percorsi prestabiliti.

Chi sono i genitori di Sinner dietro le quinte del successo

Dietro ogni vittoria di Jannik c’è un lavoro invisibile fatto di fiducia e libertà. I genitori non hanno mai forzato le sue scelte, ma lo hanno accompagnato con discrezione, lasciandogli lo spazio per sbagliare e crescere. La decisione di permettere a un ragazzo di 13 anni di trasferirsi a Bordighera per allenarsi con Riccardo Piatti è stata una dimostrazione di grande maturità genitoriale. Non tutti avrebbero avuto il coraggio di separarsi dal figlio così giovane per inseguire un sogno sportivo.

Questa scelta ha richiesto sacrifici emotivi ed economici, ma ha anche consolidato un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Jannik ha sempre potuto contare su una famiglia presente, ma mai invadente, capace di rimanere un passo indietro anche nei momenti di massima esposizione mediatica.


Il padre di Jannik Sinner: Hanspeter, lavoro e disciplina

Hanspeter Sinner è un cuoco e ha costruito la propria vita professionale attorno alla dedizione e alla creatività applicata al lavoro quotidiano. Parlare di Chi sono i genitori di Sinner passa inevitabilmente dalla figura paterna, esempio concreto di etica del lavoro e rispetto per il mestiere. Dal 2000 è stato capo chef del Rifugio Fondovalle, diventando un punto di riferimento per qualità, costanza e capacità di innovare.

Tra i piatti più noti c’è la “Padella dell’Alpinista”, nata per recuperare i canederli avanzati ed evitare sprechi: un dettaglio che racconta una mentalità pratica e responsabile. Dal 2022 Hanspeter ha scelto di seguire il figlio nei tornei internazionali, assumendo anche il ruolo di chef personale. Una presenza fondamentale per garantire un’alimentazione equilibrata e un forte legame con le abitudini di casa.

Quando non è in viaggio, continua a vivere a Sesto Pusteria, dove gestisce con la famiglia la Haus Sinner, una casa vacanze ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, mantenendo un legame profondo con il territorio.

Il modello paterno nella crescita sportiva

Il padre di Jannik non è mai stato un allenatore né un manager, ma un esempio concreto di etica del lavoro. Attraverso il suo stile di vita, ha insegnato al figlio che il talento va coltivato ogni giorno, senza scorciatoie. Questo approccio ha contribuito a formare un atleta capace di affrontare la pressione con lucidità e rispetto per l’avversario.


La madre di Sinner: Siglinde, sostegno emotivo e presenza costante

Siglinde Sinner rappresenta il pilastro emotivo della famiglia. Capire Chi sono i genitori di Sinner significa riconoscere anche il ruolo di una madre presente, sensibile e profondamente coinvolta nel percorso del figlio. Per anni ha lavorato nell’accoglienza del rifugio, sviluppando una naturale capacità di ascolto e attenzione verso gli altri.

È noto il suo coinvolgimento emotivo durante le partite di Jannik, tanto da preferire spesso seguirle in televisione. Le sue reazioni spontanee sono diventate virali perché autentiche e umane. L’abbraccio dopo una vittoria importante a Wimbledon è diventato simbolo di un legame sincero, costruito nel tempo.

Oggi Siglinde gestisce insieme al marito la Haus Sinner e segue il figlio quando possibile nei suoi spostamenti. Una presenza discreta che dimostra come Chi sono i genitori di Sinner sia una risposta che passa dai fatti, non dalle parole.

Il successo di Jannik non nasce solo dal talento, ma anche da un ambiente familiare solido, capace di accompagnarlo senza condizionarlo. Ed è proprio in questo equilibrio che si comprende fino in fondo Chi sono i genitori di Sinner.

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