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Infortunio Rabiot: cosa è successo con la nazionale

Il contesto e la diagnosi del problema muscolare

Infortunio Rabiot avvenuto durante le qualificazioni internazionali di metà ottobre, Rabiot ha accusato un risentimento muscolare al flessore della coscia sinistra nel corso di un match con la nazionale. L’infortunio è avvenuto nel secondo tempo, al rientro da una pausa tattica: un’accelerazione, un allungo e un cambio di direzione hanno causato un fastidio improvviso che lo ha costretto a uscire dal campo. Gli esami strumentali successivi (risonanza magnetica) hanno evidenziato una lesione di grado moderato, con tempi di recupero stimati tra le 3 e le 5 settimane, a seconda della risposta alla terapia fisica e all’iter riabilitativo.

Questo episodio mette in luce due fattori chiave: la congestione dovuta all’impegno internazionale e il carico match elevato che arriva in autunno. L’infortunio Rabiot non è stato solo un problema temporaneo, ma un segnale che la condizione atletica, la programmazione del club e le necessarie rotazioni fisiologiche andranno riviste per evitare recidive nel corso della stagione.


Effetti sul club: forfait, alternative e calendario

L’impatto sull’undici titolare e sulle rotazioni

L’infortunio Rabiot rappresenta un’amputazione importante nella mediana della squadra di club: al tecnico viene a mancare un centrocampista che unisce fisicità, corsa, interdizione e inserimenti offensivi. Nei mesi successivi, il club dovrà gestire la successione: puntare su sostituti interni (se disponibili) o modificare lo schema tattico per coprire la lacuna.

Questa assenza arriva probabilmente in un momento cruciale del calendario: partite di campionato, coppe nazionali e impegni internazionali si accavallano. L’effetto è duplice: maggiore affaticamento per chi sostituisce Rabiot, e una pressione aggiuntiva per garantire equilibrio e copertura nei match di alto livello. Se la squadra ha una rosa profonda, l’impatto sarà mitigato, ma potrebbe comunque venire compromessa la fluidità nei cambi di modulo e nella gestione delle mezzali.

Il tecnico dovrà probabilmente:

  • cambiare sistema (passare da 4-3-3 a 4-4-2 o 3-5-2) per adattarsi alle caratteristiche dei sostituti;

  • dare più spazio a giovani di fascia, accelerando il loro inserimento;

  • ricalibrare i carichi di lavoro per evitare che una mancanza si traduca in altre assenze per fatica.

Nel medio termine, se la guarigione procede senza intoppi, Rabiot potrà tornare utile per le competizioni finali della stagione, ma la sua condizione necessiterà gestioni calibrate fin dal rientro.


Infortunio Rabiot e il fantacalcio: chi lo ha in rosa subisce

Implicazioni immediate per i fantallenatori e strategie alternative

L’infortunio Rabiot non pesa soltanto sul club, ma fa scalpore anche nel mondo del fantacalcio: chi lo ha in rosa rischia una perdita significativa di punti medi. Rabiot era spesso titolare e destinato a contributi in media voto e bonus per gol o assist; la sua assenza mette in crisi schemi e aspettative.

In chiave fantacalcio, gli effetti principali sono:

  • improvvisa carenza di un centrocampista affidabile e “bonusabile”;

  • necessità di sostituzioni urgenti o reinserimento di rincalzi, magari con spese di mercato fuori piano;

  • possibile svalutazione del suo valore presso altri fantallenatori, con rischio di “svendere” a prezzo ridotto al rientro;

  • rimodulazione della formazione per ogni giornata in cui è assente, con ricadute anche su catene assist/gol che coinvolgevano Rabiot.

Per arginare il danno, i fantallenatori possono:

  1. attivare opzioni di “joker” o “sostituto d’ufficio” se previste dal regolamento;

  2. puntare su centrocampisti emergenti o centrocampisti centrali “di scorta” che possano sostituirlo ruolo per ruolo;

  3. valutare uno scambio temporaneo per limitare la perdita di rendimento.

Chi ha costruito la squadra calibrando le rotazioni e distribuendo rischi in rosa può assorbire l’assenza meglio di altri, ma in ogni caso l’infortunio Rabiot complicherà le giornate successive fino al suo rientro effettivo.

Presenze di Rabiot al Milan e numeri stagionali

Il contributo prima dell’Infortunio Rabiot

Prima dell’infortunio Rabiot, il centrocampista francese aveva già iniziato la sua avventura al Milan raccogliendo alcune apparizioni ufficiali che consentono di tracciare un primo profilo numerico. Secondo i dati disponibili, Rabiot ha disputato 4 partite in Serie A, sempre da titolare, accumulando un totale di minuti giocati compreso tra i 360 minuti effettivi. Non ha ancora segnato gol in campionato con la maglia rossonera, ma ha contribuito con 1 assist (in situazioni di gioco o ripartenze) e ha ricevuto 1 cartellino giallo.

A livello di partecipazione, la sua incidenza nella squadra è stata del 100 % nelle gare in cui è sceso in campo, segno che veniva considerato titolare nei match iniziali. Questi numeri evidenziano come, nonostante il poco tempo, Rabiot fosse già integrato nelle rotazioni del centrocampo rossonero, con un rendimento discreto in termini di presenza e partecipazione attiva. L’infortunio Rabiot arriva dunque proprio in un momento in cui la sua figura iniziava a stabilizzarsi nel gruppo, rendendo la sua assenza ancora più sentita, sia a livello tattico sia per la gestione delle sostituzioni all’interno della stagione.

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